LA SELETTIVITA' NELL'ALIMENTAZIONE PER I BAMBINI

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LA SELETTIVITA' NELL'ALIMENTAZIONE PER I BAMBINI

carlaiorio.it
16 Gennaio 2022
La selettività nell’alimentazione, nell’eta’ evolutiva, non è una patologia
puo’ insorgere dopo anche una prima fase di vita in cui l’alimentazione, al contrario,  era più varia; l’incidenza è più  alta nei bambini maschi e può essere segno di un atteggiamento…di una sfumatura del carattere,  che può modificarsi con la  crescita: cosa fare in questi casi?
La selettività’ nell’alimentazione  puo’ allarmare, ma non è una patologia, state sereni voi per primi, il bambino non va etichettato come “selettivo nel cibo”: è sbagliato, non corretto e controproducente.


Pochi consigli dalla Biologa: non preparate MAI pasti alternativi ( indirettamente assecondiamo la selettività dei bambini) ma non arrendersi alla frase del bambino: “Io questo non lo mangio”, perché un bambino (specialmente tra 0 e 6 anni non può avere gusti ben definiti e cristallizzati, potrebbe passare dai broccoli alla pasta senza problemi!)
bisogna in questi casi solo chiedere di assaggiare la pietanza  con  frasi tipo: “provalo!”; di fronte a questi atteggiamenti del bambino di rifiuto di mangiare o assaggiare alcuni cibi non bisogna essere, tuttavia, severi perche’ un’ istintiva tendenza dei bambini a sincronizzarsi  emotivamente con la madre fa si che il bambino di fronte ad una madre troppo autoritaria  poi rifiuta il cibo (l’insistenza crea resistenza).
Facciamoci furbi, sperimentiamo nuove ricette per bambini.
Oltre ai pasti alternativi anche i distrattori come la TV sembrano aiutare, ma solo nell’immediato e sono dannosi nel lungo periodo; altre abitudini che possono aiutare sono: condividere i pasti, coinvolgere nella preparazione dei cibi ed apparecchiare insieme. Il bambino puo’ rifiutare un cibo diverse volte prima di assaggiarlo, ed assaggiarlo molte molte ma non mangiarlo tutto; siamo pazienti ( prima di tutto con noi stessi) se il bambino non “mi mangia” non siamo cattivi genitori, basta stare sereni ed aspettare la crescita. Siamo da esempio noi variando la nostra alimentazione, mangiando frutta e verdura e  proponendole al bambino ( mai pensare: “tanto non gli piace e non lo mangera’”).
Non  demonizzare alcuni cibi come cioccolata, non va bene! Il bambino deve essere libero, per avere un approccio libero e sereno con il cibo; mai utilizzare il cibo come premio perché crea l’idea che c’è un cibo giusto ed uno sbagliato, non va bene ( il cioccolato è un premio, il broccolo no? Immaginate allora un adulto cresciuto con questa idea, quando sarà sotto stress mangera’ dolci per gratificarsi e rifiuterà i cibi sani perché non lo sono!).
 
Il dolce come premio crea un’idea dei cibo distorta: il cibo mai deve essere premio o punizione!


iscritta all’Ordine dei Biologi Sez. A n. AA_089355
Dott.ssa Carla Iorio
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Piazza Bambocci n° 14 Frascati (RM)
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email: carlaioriobionut@gmail.com

BIOLOGA NUTRIZIONISTA
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