Farmaci e Nutrizione

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Farmaci e Nutrizione

carlaiorio.it
Pubblicato da Carla Iorio · 21 Maggio 2023
Negli alimenti che assumiamo ci sono  diversi composti che possono modulare alcune attività biologiche o funzioni dellorganismo. Nella maggior parte dei casi si tratta di unazione positiva, in altri invece alcune sostanze possono portare a degli effetti indesiderati. È il caso dellinterazione con i farmaci, la cui attività può essere influenzata da alcune sostanze:
    principi attivi presenti in un altro farmaco (interazione farmaco-farmaco);
    alimenti (interazione farmaco-alimento);
    prodotti erboristici (interazione farmaco-erbe).
Va sottolineato che leffetto dei farmaci è influenzato anche dalle abitudini di vita (fumo di sigaretta, ingestione cronica di alcol), dallo stato fisiologico (patologie a carico dei reni o del fegato), dalla predisposizione individuale (polimorfismi genetici, età, sesso) e dalla dieta (deficit nutrizionali), fattori che influiscono sulla loro biodisponibilità.
Linterazione del nutriente con il farmaco ne modifica la Farmacocinetica (ciò che il corpo fa al farmaco ) modificando assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione, o la Farmacodinamica ( cioche il farmaco fa al corpo ).
Queste alterazioni si evidenziano in due principali effetti clinici: da una parte la diminuzione della biodisponibilità, che porta a una riduzione delleffetto e quindi al fallimento della terapia, dallaltra laumento della biodisponibilità con conseguente rischio di eventi avversi o tossicità.
La popolazione più esposta a questi eventi avversi è quella degli anziani per diversi motivi. Prima di tutto sono i maggiori fruitori di terapie farmacologiche, inoltre spesso hanno terapie composte da diversi farmaci e per finire hanno uninvoluzione delle funzioni fisiologiche che ne alterano lassorbimento (cambiamenti del pH gastrico), la distribuzione (diminuzione della massa magra, disidratazione), il metabolismo (alterazione della funzionalità epatica) e leliminazione (riduzione della funzione renale).
Un alimento molto studiato a causa delle sue interazioni con diversi farmaci è il succo di pompelmo che è capace di nibire  una classe di isoenzimi del citocromo P-450 (la classe CYP3A4) che contribuisce allinattivazione e alleliminazione di circa il 50% dei farmaci. Linibizione causa una mancata metabolizzazione del farmaco e di conseguenza un accumulo, con rischio di tossicità. I farmaci interessati da questa interazione sono alcuni antiaritmici, ansiolitici, calcio-antagonisti, statine e immunosoppressori; ciò non significa che bisogna bandire il succo di pompelmo dalla dieta di chi li assume, ma sicuramente bisogna valutare insieme al medico i rischi/benefici e le giuste dosi.
Gli anticoagulanti cumarinici rappresentano una classe di farmaci con alto rischio di interazione con alimenti in quanto, se assunti con cibi contenenti vitamina K (broccoli, cavoli, spinaci, cime di rapa, cavoletti di Bruxelles), possono risultare meno efficaci; se si consuma invece succo di mirtillo possono aumentare il valore dellINR (International Normalized Ratio) mentre una particolare attenzione andrebbe prestata allutilizzo concomitante di integratori a base di aglio, zenzero, glucosamina, ginseng e Ginkgo biloba perché potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento.
Unaltra famiglia di farmaci ad alto rischio di interazione sono gli inibitori delle MAO, ad azione antidepressiva. Queste sostanze, se assunte con cibi contenenti tiramina (formaggi stagionati, vino rosso, gamberi, salame e alimenti contenenti caffeina), possono provocare crisi ipertensive, in quanto impediscono la sua degradazione aumentando gli effetti simpaticomimetici.
Alcuni antibiotici (per esempio i chinoloni e le tetracicline) devono essere assunti lontano da un pasto a base di latticini (latte, yogurt, formaggi, gelato) in quanto il calcio e gli altri ioni divalenti in essi contenuti tendono a formare dei complessi con le molecole del farmaco riducendone  lassorbimento e contribuendo alla diminuzione dellefficacia della terapia.
Queste riportate sono solo alcune delle molteplici interazioni che si possono riscontrare tra farmaci e alimenti. LAIFA ha compilato una guida rivolta ai consumatori per formarli su questo argomento. La conoscenza di queste dinamiche è fondamentale sia per i fruitori delle terapie sia per i professionisti che prestano la loro opera in campo medico e sanitario (soprattutto medici, biologi nutrizionistii), in quanto linformazione, assieme alla corretta educazione” del paziente, può evitare insuccessi terapeutici e sgradevoli effetti collaterali.


iscritta all’Ordine dei Biologi Sez. A n. AA_089355
Dott.ssa Carla Iorio
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