Dieta dello sportivo
Pubblicato da Carla Iorio · 8 Maggio 2023

L’alimentazione
dello sportivo, com’è?
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Per
chiunque svolga attività motoria l’alimentazione si differenzia da quella di
una persona sedentaria soprattutto dal punto di vista quantitativo ma anche dal
punto di vista qualitativo.
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L’alimentazione è un’azione
prettamente individuale e perciò legata alle caratteristiche dei singoli
soggetti: non esiste perciò la razione del calciatore ma di quel calciatore,
non della praticante ginnastica aerobica ma di quella praticante.
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Se
una alimentazione, per quanto mirata alle esigenze dello sportivo, non consente
di “creare” un
campione ma è altrettanto vero che un’alimentazione errata può comprometterne
le possibilità di successo.
Le
esigenze alimentari dello sportivo o di chiunque pratichi sistematicamente una
significativa attività motoria riguardano:
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Le abitudini alimentari da adottare tutti i
giorni
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Gli
adattamenti della razione alimentare nei giorni precedenti la gara
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Gli
adattamenti durante la gara stessa.
Uno
stile nutrizionale per uno sportivo è caratterizzato:
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dai
gusti, dalle tradizioni e dalle esperienze personali
•
dall’apporto
energetico necessario
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dalla
composizione per macro e micro nutrienti più adatta
•
occorre
considerare inoltre che vi possono essere esigenze di idratazione e di apporto
proteico differenti.
Di
Quante proteine ha bisogno uno sportivo?
Riguardo
al fabbisogno proteico è opportuno ricordare che
non è vero che gli sportivi o chi svolge attività manuale hanno bisogno di
particolari supporti proteici. L’aliquota proteica non deve essere
aumentata oltre 1,8 - 2 g di proteine al giorno per Kg di peso, neppure da chi pratica sport di potenza (
come l'atletica pesante).
Uno
sportivo ha bisogno di assumere
carboidrati?
Sì!
E e non pochi! Uno sportivo necessita di una quantità di carboidrati
elevata, il 60/65% delle calorie dello
sportivo derivano dai glicidi, mentre una persona sedentaria di 50 o al massimo
del 55%.
I lipidi e sport
Denominati
anche acidi grassi, hanno la caratteristica di produrre molta energia (circa 9
kcal/g). La quantità assunta va riferita alle reali necessità energetiche
legate all’attività fisica svolta. In attività sportive
molto dispendiose quali, ad esempio, gli sport di lunga durata, l’apporto di lipidi
è importante in quanto consente di
assumere un volume di cibo minore e di impegnare meno tempo nei processi
digestivi.
La
loro quota complessiva rispetto al totale delle calorie giornaliere assunte è del
25-30%. Generalmente, i lipidi di origine vegetale sono più ricchi di acidi
grassi insaturi considerati protettivi per la salute, mentre quelli di origine
animale, cosiddetti saturi, vengono considerati potenzialmente nocivi.
Alcune
ricerche scientifiche sottolineano il ruolo protettivo per la salute di una
particolare categoria di lipidi, gli omega 3 che, non essendo sintetizzati dall’or- ganismo,
debbono essere assunti attraverso l’alimentazione. In particolare, sem-
brerebbe che il loro ruolo di protezione sia soprattutto riferibile al sistema
cardio- vascolare e al sistema immunitario. Per gli sportivi quindi è molto
importante assumerne in quantità adeguate.
